Lo zen e l'arte di acquistare materiali

A colazione, fra tè e fagioli, ecco lo scambio di frasi che ormai è diventato quotidiano:

Cosa c'è da fare oggi?”

Dobbiamo andare dall'Indiano....”

L'Indiano è un miracoloso negozio nel centro di Arua, dove riesci a trovare tutto, ma proprio tutto, quello che ti serve. E' incredibile, solo un paio di stanze, neanche troppo grandi peraltro, riescono a contenere magicamente tutto il macrocosmo dell'edilizia e della ferramenta. Dall'Indiano trovi dal cemento alla vernice, ai sanitari, ai tetti di lamiera, alle viti, alle serrature. Basta solo che tu ti armi di calma, costanza e un'infinita pazienza. E' diventato una specie di esercizio per la mente. Vai, chiedi, ti siedi. E aspetti.

Non ha importanza quello che devi comprare, quante persone ci sono prima di te, l'orario di arrivo.... comunque sia ASPETTI. In media, non meno di tre quarti d'ora.

La prima volta che siamo entrate, quasi un mese fa, insieme a Mario e Gianluca, ci abbiamo schiacciato 2 ore. La situazione era complessa: dovevamo farci conoscere, spiegare quello che stavamo facendo, convincerli, contrattare un buon prezzo, cercare di capire se e come ci stessero fregando...

Tipi difficili, questi indiani. Sempre seri, mai un sorriso, sguardo glaciale e quel senso infallibile per gli affari tradito solo da piccoli guizzi degli occhi acuti. Ma pian piano si sono rilassati, si sono un po' sciolti, hanno capito che i materiali sarebbero serviti a finire la scuola e si sono sbottonati un po'; ci hanno concesso il miglior prezzo della città (anche se penso che questo abbia più a che fare con il loro senso degli affari che con la loro anima buona...). Sono addirittura arrivati a tollerare che, dopo, fossimo noi (due donne!) ad occuparci delle forniture e, cosa ancora più grave, a guidare addirittura la macchina!

Le solite dinamiche insondabili fanno sì che ogni santo giorno ci sia improvvisamente qualcosa di nuovo da comprare e ormai siamo diventate clienti affezionate: pensavo che la situazione “tempi” sarebbe migliorata un po'. Ma niente.

E' un giallo: tu chiedi e loro spariscono. Inservienti affaccendati che scompaiono dietro tende e porte, per ricomparire un quarto d'ora più tardi con in mano solo UNA delle cose che hai chiesto, e scomparire di nuovo, più e più volte, in cerca di chissà-cosa-chissà-dove, in un flusso senza fine. Intanto, il capo (l'indiano) va al bazar in fondo al vicolo a comprarti un paio di bottiglie di coca-cola tiepida...

Alla fine abbiamo imparato. Lasciamo la jeep nelle mani fidate degli uomini in tuta blu e ce ne andiamo in giro, a comprare taniche di nafta per diluire la vernice o a strafogarci di chapati all'uovo e cipolla, cotti sul momento su una piastra crostosa, sotto un polveroso ombrello lungo la strada.

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