Manu

La “mia” Manuela.....

Ha 4 anni, è magra, ha vestiti da maschio e si muove come un maschio. In questi pochi giorni a Moyo mi ha scavato addosso un solco. E' dura, rigida, ha dei modi così strani in una bambina così piccola. All'inizio era addirittura ostile, aggressiva. Aggrottando la fronte in un'espressione minacciosa, mi tirava i vestiti e mi dava piccoli pugni, sottolineando il tutto con una specie di ringhio... Una violenza difficile da ammortizzare, un'aggressività che nasce dalla solitudine, dalla paura, dalla mancanza di fiducia, dalla necessità di difendersi dagli altri...

Ho risposto alla sua rabbia con la calma, il sorriso, l'affetto. E ci siamo conquistate a vicenda.

Pian piano ha smesso di picchiarmi e ha cominciato a sorridermi; dei piccoli e brevi sorrisi improvvisi, a bocca aperta. Mi guarda da lontano, con quella sua espressione buffa, intensa, di chi sta tentando di risolvere chissà quale complessa equazione algebrica.. o di chi sta sporgendo la mente verso di te per cercare di sondarti l'anima. Poi si avvicina, mi prende la mano, si siede accanto a me e osserva da vicino gli altri bambini che mi rotolano attorno, mi toccano, mi parlano, mi tirano la palla. Non è gelosa come gli altri. E' tollerante, sicura, solida. Forse dentro di sé capisce che io gioco con tutti ma sono involontariamente quanto definitivamente sua.

Ogni tanto, mentre gioco con gli altri, io e Manu ci fissiamo negli occhi da lontano. E' un contatto strano, complice. E' un rassicurarsi a vicenda che è tutto a posto, che non ci siamo abbandonate.

Non credevo che mi sarebbe successo di provare qualcosa del genere ma giuro, se solo la legge non fosse così complicata, la porterei via subito.

So che la adotterò a distanza, che continuerò comunque a fare qualcosa per lei (e indirettamente anche per tutti gli altri bambini, visto che i soldi per le adozioni vanno a beneficio di tutti), ma quello che mi divide in due è l'idea di lasciarla di nuovo richiudere in quella sua violenza contro il mondo, nella sua mancanza di fiducia, nell'assenza di un contatto vero con qualcuno. Non riesco a fare a meno di chiedermi come crescerà, che donna diventerà, se resterà dura e rigida oppure riuscirà a smussare i suoi spigoli, ad affrontare i suoi fantasmi da sola. Vorrei che questo breve incontro con la dolcezza fosse riuscito a cambiare qualcosa dentro di lei...

Nessun commento: