Distanze

A volte non è facile essere qui. Devi convivere con i tuoi contrasti, i controsensi, le molte domande senza risposte.

C'è una parte di te che, soprattutto all'inizio, PRENDE. Si nutre dell'atmosfera, della diversità, della bellezza, della pace, della gente, delle sensazioni positive. E c'è l'altra parte, più silenziosa, che viene fuori più lentamente: quella che sente una spinta sempre più forte a dare, lasciare qualcosa.

Il problema è come farlo. Sembrerebbe banale, invece non è semplice. Prima di tutto perché all'inizio ci sono un sacco di cose che devi capire: ritratti della realtà, ma anche dinamiche, contesti, rapporti fra persone e fra istituzioni... Sei un po' a traino, passivo. Osservi soltanto, cercando di capire.

Poi, mentre cominci a capire, cominci anche a renderti conto davvero, toccando con mano, di quanto sia enorme quella differenza fra te e tutte le persone che hai intorno. Sì certo, lo sappiamo tutti, è l'eterna storia Occidente-contro-Sud-del-Mondo, ricchezza e povertà, squilibri profondi e insanabili, eccetera.... ma quando ti ci trovi in mezzo è diverso, lo vedi, lo respiri, lo assaggi. C'è un qualcosa di profondamente sbagliato, e te lo senti addosso come una macchia. Anche tu, che nel tuo piccolo mondo di benessere sei l'ultima ruota del carro e ti barcameni come puoi per raccattare dei soldi per pagare le bollette e regalarti qualcosa ogni tanto, qui sei enormemente, intollerabilmente ricca. Tanto che con un mese del tuo tanto disprezzato stipendio potresti risolvere le vite di molte persone, consentire loro di avviare attività di lavoro, garantire l'istruzione per anni a intere classi di bambini.

E' pesante. Ti viene voglia di aprire i tuoi rubinetti e regalare tutto quello che puoi, riempire più bicchieri possibile, lasciare che le distanze si colmino almeno un po'...

E poi, riflettendo ancora, arginato anche da chi è più saggio di te e ha già visto tutto più e più volte, capisci che non puoi farlo. Perché è un concetto sbagliato, un approccio dannoso, un ingigantire la figura del bianco-ricco che, nell'immaginario di tutti, arriva qui e regala soldi alla gente.... E soprattutto non risolve le cose. Il buon vecchio Confucio non era uno scemo... non serve a molto regalare dei pesci a qualcuno che poi non sa come pescarne altri.

Senza contare il fatto che se cominci a regalare non c'è limite a quello che ti puoi trovare di fronte. E nessuna di tutte le decine di persone che comincerebbero a chiedere dovrebbe avere meno diritto degli altri a ricevere qualcosa.

Bisogna dare il proprio apporto in termini di mezzi, di strumenti, di approcci, di comunicazione.

Ed è ancora più difficile.

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